Nei fondi UE 2021- 2027 il programma Digital Europe
Gli obiettivi del programma Europa digitale
Il programma prevede cinque obiettivi specifici:
Digital Europe intende sostenere la trasformazione digitale dell’economia e della
società europee, consentendo alle imprese e ai cittadini di beneficiare
dei suoi vantaggi.
- Calcolo ad alte prestazioni;
- Intelligenza artificiale;
- Cibersicurezza e fiducia;
- Competenze digitali avanzate;
- Implementazione, impiego ottimale della capacità digitale e interoperabilità.
Con riferimento al calcolo ad alte prestazioni, il programma intende sostenere la realizzazione di un’infrastruttura di dati e supercalcolo, accessibile su base non commerciale agli utenti pubblici e privati, allo scopo di creare un ecosistema integrato a livello dell’Unione per il calcolo ad alte prestazioni.
L’obiettivo specifico 2 – Intelligenza artificiale si concentra, invece, sullo sviluppo e sul potenziamento delle capacità di base dell’intelligenza artificiale nell’Unione, con l’obiettivo di rendere queste capacità accessibili a tutte le imprese e alle pubbliche amministrazioni.
La cibersicurezza è al centro del terzo obiettivo specifico, che sostiene l’acquisizione di attrezzature, infrastrutture di dati e strumenti avanzati per la sicurezza informatica, garantendo un’ampia implementazione delle soluzioni di cybersecurity più recenti in tutti i settori economici.
L’obiettivo specifico 4 supporta lo sviluppo delle competenze digitali avanzate nei settori interessati dal programma, promuovendo una maggiore professionalità, in particolare per quanto riguarda il calcolo ad alte prestazioni, l’analisi dei big data, la cybersicurezza, le tecnologie del registro distribuito, la robotica e l’intelligenza artificiale.
Il quinto obiettivo specifico del programma promuove l’applicazione delle tecnologie digitali più avanzate in diversi settori, dalla sanità ai trasporti, sostenendo lo sviluppo di soluzioni digitali interoperabili a favore dei servizi pubblici dell’UE.
Budget e forme di finanziamento
Per il programma Digital Europe la Commissione UE ha proposto un bilancio di circa 9,2 miliardi di euro, ripartiti tra i cinque obiettivi specifici:
- oltre 2,6 miliardi di euro per il calcolo ad alte prestazioni
- oltre 2,4 miliardi di euro per l’intelligenza artificiale
- oltre 1,9 miliardi di euro per la cibersicurezza
- oltre 699 milioni di euro per le competenze digitali
- oltre 1,2 miliardi di euro per l’implementazione, impiego ottimale delle capacità digitali e interoperabilità.
Per l’assegnazione delle risorse sono previsti appalti, sovvenzioni, premi e strumenti finanziari. Inoltre, Digital Europe è concepito in modo che la sua attuazione permetta di creare sinergie con altri programmi di finanziamento dell’Unione, anche per il sostegno congiunto di azioni.
Chi può richiedere i finanziamenti
Possono partecipare al programma:
- i soggetti giuridici stabiliti in uno Stato membro dell’UE, un paese/territorio d’oltremare a esso connesso o in un paese terzo associato al programma;
- i soggetti giuridici costituiti a norma del diritto dell’Unione o le organizzazioni internazionali.
Sono eccezionalmente ammessi a partecipare ad azioni specifiche i soggetti giuridici stabiliti in un paese terzo che non è associato al programma, ove ciò sia necessario per il conseguimento degli obiettivi del programma.
Non sono ammesse le persone fisiche, fatta eccezione per le sovvenzioni concesse nell’ambito dell’obiettivo specifico 4 – Competenze digitali avanzate.
Poli dell’innovazione digitale
Nel primo anno di attuazione del programma verrà istituita una rete iniziale di poli dell’innovazione digitale, che avranno il compito di assistere le imprese e il settore pubblico nel percorso di trasformazione digitale. In particolare, i poli dell’innovazione digitale forniranno l’accesso a competenze tecnologiche e a strutture per la sperimentazione, stimolando così un’ampia adozione delle tecnologie digitali avanzate da parte dell’industria, delle organizzazioni pubbliche e del mondo accademico.
I poli fungeranno da sportelli unici per accedere a tecnologie provate e convalidate e promuovere l’innovazione aperta, favorendo così la partecipazione delle regioni ultraperiferiche al mercato unico digitale.