COVID-19-Pubblicato il Decreto Liquidità: vediamo insieme i contenuti
E’ stato approvato in data 6 aprile l’attesissimo Decreto Liquidità, che contiene misure in grado di permettere alle imprese e ai liberi professionisti di far fronte agli impegni in questo periodo di emergenza COVID-19.
Gli articoli in cui è suddiviso toccano diversi aspetti ritenuti fondamentali, che possiamo suddividere nei seguenti filoni principali:
- Misure temporanee per il sostegno alla liquidità delle imprese
- Misure per garantire la continuità aziendale
- Misure fiscali e contabili
- Misure per il sostegno all’esportazione, all’internazionalizzazione e agli investimenti delle imprese
Vediamo in dettaglio di cosa si tratta:
Misure temporanee per il sostegno alla liquidità delle imprese
Il Decreto prevede € 400 miliardi erogati dalle banche.
Caratteristiche principali:
- I prestiti possono avere un valore fino al 25% del fatturato dell’anno precedente o al doppio del costo del personale
Caratteristiche dimensionali:
- Per aziende fino a 499 dipendenti, i prestiti hanno le seguenti caratteristiche: fino ad € 800.000 garantiti al 90% dallo Stato, fino al 100% con i Confidi
- Per aziende con più di 499 dipendenti, i prestiti hanno le seguenti caratteristiche:
- garanzia al 90% per le aziende con meno di 5000 dipendenti e fatturato fino ad € 1,5 miliardi
- garanzia all’80% per le aziende con fatturato tra 1,5 miliardi e 5 miliardi
- garanzia al 70% per fatturato superiore a 5 miliardi
Caratteristiche di importo:
- per prestiti fino a € 25.000, nessuna istruttoria prevista né dalle banche né dal Fondo di garanzia, e garanzia fino al 100%. L’intervento riguarda Pmi e persone fisiche esercenti attività di impresa o professioni, comunque non oltre il 25% del fatturato del beneficiario dell’ultimo bilancio.
- per prestiti fino a € 800.000, per chi ha fatturato inferiore a 3,2 milioni, garanzia al 100% ma con valutazione da parte del Fondo di garanzia sui bilanci e le dichiarazioni fiscali degli ultimi due anni.
- per prestiti oltre € 800.000 e fino a 5 milioni, la garanzia è al 90% con valutazione da parte del Fondo, al 100% con i Confidi
Condizioni specifiche: per aderire è necessario non distribuire dividendi nel corso del 2020
Tempistiche: 6 anni per rimborsare il credito. Tasso di interesse prossimo allo 0
Misure per garantire la continuità aziendale
Il Decreto propone anche una serie di misure volte a garantire la continuità aziendale, con particolare riguardo a quelle che prima della crisi erano in equilibrio. Sono previste quindi alcune misure per la protezione diretta della società, ovvero:
- in sede di redazione del bilancio in corso, valutando i criteri di prudenza e di continuità alla luce della situazione emergente dall’ultimo bilancio chiuso
- disattivando le cause di scioglimento societario per riduzione o perdita del capitale sociale
- favorire il coinvolgimento dei soci nell’accrescimento dei flussi di finanziamento verso la società, disattivando in questa fase i meccanismi che in via ordinaria li pongono in secondo piano rispetto ai creditori
Accanto a queste misure, ve ne sono alcune legate alla disciplina del fallimento, volte a:
- sottrarre le imprese all’apertura del fallimento e alle altre procedure fondate sullo stato di insolvenza, sino a quando durerà l’emergenza
- sterilizzare il periodo dell’emergenza ai fini del calcolo delle azioni a tutela dei creditori (quindi quando il periodo emergenziale sarà passato, i creditori potranno se del caso proporre le azioni revocatorie)
Misure fiscali e contabili
In linea con il Decreto Cura Italia, si prevedono rinvii di adempimenti fiscali e tributari da parte di lavoratori e imprese. In particolare, si prevede la sospensione dei versamenti di Iva, ritenute e contributi per i mesi di aprile e maggio:
- IVA, ritenute e contributi sospesi per soggetti con calo di fatturato di almeno il 33% per ricavi/compensi sotto i 50 milioni e di almeno il 50% sopra tale soglia;
- sono sospesi in ogni caso i detti versamenti per i soggetti che hanno iniziato ad operare dal 1° aprile 2019;
- per i residenti delle 5 province più colpite (Bergamo, Brescia, Cremona, Lodi, Piacenza), sospensione versamento IVA se calo del fatturato di almeno il 33% a prescindere dalla soglia di fatturato dei 50 milioni;
- ripresa dei versamenti a giugno, con la possibilità di rateizzazione in 5 rate
Il credito d’imposta al 50% per le spese di sanificazione degli ambienti di lavoro viene allargato anche all’acquisto dei dispositivi di protezione individuale, mascherine e occhiali.
Misure per il sostegno all’esportazione, all’internazionalizzazione e agli investimenti delle imprese
Il decreto potenzia anche il sostegno pubblico all’esportazione, per migliorare l’incisività e tempestività dell’intervento statale. L’intervento introduce un sistema di coassicurazione in base al quale gli impegni derivanti dall’attività assicurativa di SACE sono assunti dallo Stato per il 90% e dalla stessa società per il restante 10%, liberando in questo modo fino a ulteriori 200 miliardi di risorse da destinare al potenziamento dell’export.