Italia Startup Visa, online il nuovo rapporto
È online il nuovo rapporto trimestrale sul programma Italia Startup Visa, che prevede un visto “smart” per gli imprenditori non UE che intendono trasferirsi in Italia per avviare una startup innovativa (linee guida).
Al 30 settembre 2018 sono 398 le candidature ricevute, provenienti da cittadini di 45 Paesi. La Russia continua a guidare la classifica dei Paesi più rappresentati, sia in termini di candidature ricevute (88) che approvate (70). Le domande ricevute nell’ultimo trimestre sono state 34, per un totale di 81 nel solo 2018.
Le candidature, inviate secondo una procedura fortemente semplificata – online, bilingue e accelerata (durata massima di 30 giorni) – rispetto a quella ordinaria, sono valutate da un Comitato tecnico dal punto di vista della fattibilità e del carattere innovativo del progetto imprenditoriale proposto. Il Comitato è composto da rappresentanti delle principali associazioni dell’ecosistema italiano dell’innovazione (PNICube per gli incubatori universitari, IBAN per i business angel, AIFI per i fondi di venture capital, APSTI per i parchi scientifici e tecnologici, Netval per gli uffici di trasferimento tecnologico), ed è presieduto dal Direttore Generale per la Politica Industriale, la Competitività e le PMI del MiSE.
Alla data odierna, il 55,8% dei progetti imprenditoriali presentati ha ottenuto il parere favorevole del Comitato. I candidati che hanno ricevuto una valutazione positiva sono in genere altamente qualificati dal punto di vista accademico: il 92% ha una laurea, per lo più in ingegneria o in altre discipline scientifiche o economiche.
Il nuovo rapporto trimestrale contiene un ampio approfondimento sulle caratteristiche anagrafiche dei candidati al visto, le località di destinazione dei beneficiari, e i progetti imprenditoriali avviati.
Si rende conto anche degli sviluppi avuti dal programma “gemello” Italia Startup Hub, che applica la stessa procedura semplificata alla conversione del permesso di soggiorno in favore di cittadini stranieri già regolarmente residenti in Italia e che intendono rimanere nel Paese per avviare la propria attività imprenditoriale. Fino ad oggi sono 12 i nulla osta emessi per questa fattispecie, in gran parte verso studenti di master che hanno scelto di rimanere in Italia al termine del proprio corso.