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Nuova Sabatini: rifinanziamento da 300 milioni

Con l’approvazione del disegno di legge per l’assestamento del bilancio, la Nuova Sabatini è stata rifinanziata con ulteriori 300 milioni di euro. Il rifinanziamento dell’incentivo rappresenta una nuova notizia per molte imprese, che ha come obiettivo quello di rafforzare la competitività delle PMI, facilitando l’accesso al credito per l’acquisto o acquisizione in leasing di beni strumentali materiali e immateriali. Tali risorse si sommano ai 370 milioni di euro originariamente messi a disposizione dalla Legge di Bilancio 2021, esauriti a giugno 2021, e ai successivi 425 milioni di euro stanziati dal Decreto Sostegni-Bis per permettere la riapertura dello sportello lo scorso luglio.
Che cos’è?

La Nuova Sabatini è un’agevolazione finalizzato a sostenere gli investimenti delle mPMI italiane di tutti i settori produttivi – escluse le anziarie e assicurative – per l’acquisto o acquisizione in leasing di:

beni strumentali materiali: impianti produttivi, macchinari, attrezzature, hardware, ecc.
beni strumentali immateriali: software e tecnologie digitali d’impresa

L’agevolazione

L’incentivo consiste in un contributo in conto impianti da parte del MISE, commisurato agli interessi del finanziamento bancario o in leasing concessa all’impresa per sostenere il piano di investimento.

Caratteristiche del finanziamento per gli investimenti:

entro i 5 anni di durata
compreso tra 20 mila e 4 milioni di euro
finalizzato agli investimenti ammissibili

Caratteristiche del contributo

Importo commisurato agli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di 5 anni e di pari importo all’investimento, ad un tasso di interesse annuo pari al:

2,75% per gli investimenti ordinari
3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in tecnologie industria 4.0

Si ricorda che per le domande presentate a partire dal 1° gennaio 2021 è possibile ricevere il contributo in unica soluzione, a prescindere dall’importo del finanziamento concesso, in luogo delle 6 annualità inizialmente previste dall’incentivo.

Si stima, tuttavia, che con la prossima Legge di Bilancio 2022 si potrebbe ritornare ad una erogazione del contributo in 6 annualità. Per il 2022 prevista una dotazione da 900 milioni di euro.
Cosa finanzia

Sono ammissibili all’incentivo gli investimenti per nuovi beni strumentali d’impresa riferiti alle immobilizzazioni materiali (impianti, macchinari, attrezzature industriali e commerciali, altri beni) e a tecnologie digitali e software.

Sono esclusi: i beni usati e/o rigenerati e le spese per fabbricati e terreni

Requisiti degli investimenti:

beni funzionalmente autonomi
beni correlati all’attività produttiva d’impresa